Codice Etico
Art. 1- IL CODICE ETICO
Il Codice Etico della Pallacanestro Roosters Parabiago SSD (di seguito definita PRP) recita norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti quelli che operano, a vario titolo, nella PRP.
E’ predisposto per promuovere uno standard comportamentale e professionale nello svolgimento delle prestazioni sportive e di tutte le attività riconducibili alla PRP ed indica i comportamenti in contrasto non solo con le normative rilevanti ma anche con i valori etici che alla PRP intende promuovere e garantire.
Il Codice Etico specifica, in particolare, i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti della vita associativa.
Art. 2 - I DESTINATARI
Il Codice Etico alla PRP si applica ai seguenti soggetti:
- dirigenti, atleti, allenatori e istruttori e comunque a tutti i tesserati;
- genitori/tutori;
- sostenitori della squadra.
Art. 3 – EFFICACIA
La partecipazione alle attività della Società nei singoli ruoli indicati nel precedente Art.2, comporta l’accettazione incondizionata del presente Codice e produce i propri effetti dal momento dell’iscrizione (per atleti e genitori/tutori) o dell’inserimento nei rispettivi ruoli (per dirigenti, allenatori e istruttori).
L’ignoranza del Codice Etico non può essere invocata a nessun effetto ed esplica i propri effetti dal momento della sua accettazione/sottoscrizione che viene conservata in Segreteria.
Copia del presente codice etico, e degli eventuali successivi aggiornamenti, è reperibile sul sito istituzionale della Società.
Art. 4 - REGOLE DI COMPORTAMENTO GENERALI
Chiunque operi alla PRP deve essere a conoscenza delle normative vigenti che disciplinano e regolamentano l’espletamento delle singole funzioni e dei conseguenti comportamenti.
Tutte le attività devono essere svolte con impegno, rigore morale, trasparenza e correttezza anche al fine di tutelare l’immagine stessa alla PRP uniformando la propria condotta al pieno rispetto dei principi di lealtà, onestà, imparzialità, integrità morale evitando comportamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni che devono essere improntati all’osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco, e garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà delle persone.
Tutti nell’esercizio delle attività e funzioni affidate devono operare con imparzialità evitando trattamenti di favore o disparità di trattamento nei confronti di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno rapporti con alla PRP. È vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi, in qualsiasi forma e attraverso qualsiasi canale di comunicazione, che possano in qualsiasi modo ledere l’immagine alla PRP o essere lesivi della reputazione degli associati o di altre persone, Enti o Associazioni.
Art. 5 – LA SOCIETA’
La PRP opera nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniforma le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività.
La PRP si impegna ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza e l’applicazione di tutte le norme contenute nel presente Codice Etico, prevedendo altresì sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse (vedi art. 13).
Inoltre, la PRP si impegna a sostenere iniziative mirate alla promozione di azioni volte a prevenire il rischio di comportamenti non etici ed a cooperare attivamente all’ordinata e civile convivenza sportiva.
Tutte le attività della PRP, dal punto di vista gestionale, devono essere ispirate alla massima correttezza, trasparenza e legittimità formale e sostanziale. La PRP adotta, e ne garantisce l’attuazione, un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire comportamenti illeciti.
La PRP si impegna a:
- non intrattenere alcun rapporto con soggetti che non operino nel rispetto delle norme e dei principi espressi nel presente Codice Etico;
- osservare principi di comportamento basati su valori etici credendo nell’importanza della funzione sociale dello sport in generale e, in particolare, del gioco del basket, quale strumento di formazione, educazione, integrazione e aggregazione dei singoli individui.
- Promuovere lo sport e le sue regole esaltando i valori etici, umani e di fair-play assicurando pari opportunità a tutti e dedicando uguale attenzione ed interesse a tutti i ragazzi indipendentemente dalle potenzialità individuali.
- Garantire un ambiente sicuro, igienico (nei limiti delle proprie competenze) e protetto promuovendo attività e programmi idonei ad atleti di ogni fascia d’età, assicurando che tutto lo staff sia selezionato con accuratezza e sia qualificato per guidare, formare, educare ed allenare le diverse fasce di età.
- Assicurare ai genitori/tutori che i loro ragazzi saranno allenati allo sport e alle regole della vita, curando la loro crescita come atleti e come persone, esaltando le loro qualità tecniche personali, e insegnando loro a metterle a disposizione del Gruppo.
- Stabilire annualmente la quota di partecipazione alle attività prevedendo un contributo annuale che sia equo e che garantisca ad ogni iscritto:
- Campi di allenamento/gioco a disposizione della PRP come concessi dall’amministrazione comunale.
- attrezzatura per l’allenamento: palloni e qualsiasi altra cosa propedeutica al lavoro tecnico ed atletico;
- abbigliamento sportivo per attività ufficiale e borsa/zainetto
Art. 6 – GLI ALLENATORI E GLI ISTRUTTORI
Allenatori ed istruttori (c.d. tecnici) devono trasmettere ai propri atleti valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno aldilà del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport. Il comportamento degli allenatori e degli istruttori deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione e comunicazione.
I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra.
La Società, infatti, condanna qualsiasi atteggiamento aggressivo nei confronti degli atleti e non tollera l’uso delle bestemmie in presenza di essi.
I tecnici devono impegnarsi al rispetto dei seguenti principi:
- promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;
- tenere un comportamento esemplare; non premiare comportamenti sleali né adottarli personalmente;
- non compiere atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio; astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale dell’avversario;
- rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
- segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
- garantire che la propria preparazione sia adatta ai bisogni dei giovani ed in particolari dei bambini in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
- evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi;
- evitare di suscitare nei giovani, e bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
- evitare di infondere nei giovani, e bambini in particolare, fondamenti di ordine politico, religioso e razziale;
- dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti i bambini indipendentemente dalle potenzialità individuali;
- procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell’impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone;
- avere cura del materiale tecnico, degli attrezzi e delle strutture di gioco;
- vestire i colori della PRP durante l’attività di palestra e le iniziative ad essa correlate.
Inoltre gli allenatori e gli istruttori devono:
- partecipare a tutte le riunioni stabilite dalla Società;
- consultare il proprio dirigente accompagnatore prima di ogni eventuale provvedimento disciplinare per i giocatori;
- mantenere buoni rapporti con i genitori di tutti i giocatori;
- partecipare, se richiesto dai Responsabili della Società, alle riunioni con i genitori nel corso della stagione sportiva, di cui:
- una ad inizio stagione, per la fondamentale, reciproca conoscenza, argomenti di carattere generale oltre quanto relativo alla informativa sui programmi tecnici e condividere logistica ed orari degli allenamenti;
- una a fine stagione, per la condivisione dei risultati tecnici raggiunti ed alle indicazioni per la successiva stagione sportiva.
- rendersi disponibili per eventuali colloqui individuali con i genitori, solo su appuntamento;
- mantenere un atteggiamento equilibrato durante gli allenamenti evitando di intrattenersi con altre persone che non facciano parte del gruppo;
- ad ogni inizio/fine allenamento controllare la presenza e la funzionalità di tutte le attrezzature necessarie per un corretto svolgimento della seduta.
- ad ogni inizio allenamento presenziare prima degli atleti ed uscire per ultimo dopo aver verificato che ogni atleta abbia lasciato la struttura di pratica sportiva, accompagnato dai genitori/tutori in caso di minori.
Art. 7 - GLI ATLETI
Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice Etico.
Gli atleti devono osservare il principio di solidarietà considerando più importante il rispetto dei valori sportivi rispetto al perseguimento del proprio successo.
Nella consapevolezza che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello sport gli atleti devono impegnarsi a:
- rifiutare ogni forma di doping;
- astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;
- astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari,
- rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
- praticare lo sport con passione e buona volontà, non dimenticando mai che lo sport è innanzitutto un gioco e che deve divertire.
- rispettare sempre le regole: prediligere la competizione corretta, impegnarsi sempre al meglio delle proprie possibilità e mantenere sempre un comportamento esemplare, leale e corretto, sia in campo che fuori.
- non condividere mai la violenza e la maleducazione e adottare sempre un linguaggio rispettoso nei confronti del pubblico, dei compagni, dei dirigenti e dei giudici.
- frequentare gli allenamenti con costanza ed assiduità, osservare gli orari e portare rispetto per gli ambienti di allenamento e gara, per l’attrezzatura che ti è messa a disposizione e per la divisa che indossi.
- tenere un comportamento esemplare e usare sempre un linguaggio appropriato ed educato;
- non usare linguaggi scurrili o tanto meno le bestemmie;
- rispettare il risultato del campo in ogni sua forma: vincere sempre con modestia e perdere con dignità;
- rispettare, sostenere ed aiutare i compagni di squadra e le scelte dell’allenatore, in ogni circostanza dentro e fuori dal campo di gioco.
- rispettare, partecipare e sostenere tutte le attività proposte della PRP (allenamenti, manifestazioni, tornei, riunioni, ecc.). Pertanto tutti gli impegni presi con la Società vanno portati a termine, fino alla fine.
- STUDIARE! Organizzare il proprio tempo in modo tale da non compromettere né l’impegno scolastico né l’attività sportiva. L’impegno scolastico riveste un’importanza fondamentale nell’attività di ogni atleta, organizzarlo per consentire la presenza costante agli allenamenti rappresenta un impegno assunto la cui inadempienza compromette anche l’attività di altre persone.
Gli atleti che hanno sottoscritto il tesseramento per la PRP o iscrizione di durata anche annuale, non possono firmare, nella stessa stagione sportiva, senza aver ottenuto la relativa autorizzazione della Società, un altro tesseramento o iscrizione con Società praticanti la stessa Disciplina Sportiva pena il deferimento agli Ordini di Giustizia Sportiva della Federazione Italiana Pallacanestro o degli Enti di Promozione Sportiva a cui la Società è affiliata. Eventuali contatti, suggerimenti od inviti di qualsiasi genere provenienti da parte di rappresentanti - riconducibili in qualsiasi veste a Società consorelle, deve essere immediatamente portato a conoscenza della Società.
Tali comportamenti, come evidente, rappresentano, oltre che la mancanza di Etica Sportiva dei proponenti, anche la sopraffazione dell’impegno e della correttezza della nostra Società.
L’inadempienza a questo principio potrà rappresentare causa di provvedimenti a carico dell’atleta e segnalazione verso gli organi disciplinari preposti della Federazione Italiana Pallacanestro.
Regole generali a cui attenersi:
- rispettare tutte le misure precauzionali imposte dagli organi ufficiali e le conseguenti procedure di sicurezza e prevenzione stabilite dalla società per il contenimento dei rischi sanitari
- ogni giocatore deve essere pronto 15 minuti prima dell’inizio dell’allenamento: la puntualità è una forma di rispetto verso le persone che vi seguono e verso i vostri compagni.
- non sono ammessi ritardi o assenze ingiustificate agli allenamenti: l’allenatore dovrà essere avvisato con debito anticipo sia dell’assenza che dell’eventuale ritardo mediante una telefonata o un messaggio.
- per gli allenamenti e per le gare amichevoli è obbligatorio utilizzare esclusivamente il materiale di abbigliamento fornito e rappresentativo dalla Società. E’ quindi vietato utilizzare qualsiasi capo di abbigliamento riconducibile ad altre società o discipline sportive; sarà ovviamente possibile utilizzare materiale da allenamento delle precedenti annate sportive fornite della PRP.
- la divisa da gioco non potrà essere utilizzata per gli allenamenti né per ogni altra occasione non autorizzata.
- ogni giocatore è responsabile del proprio vestiario anche se questo è lasciato negli spogliatoi.
- durante l’allenamento, ogni telefono cellulare dovrà essere spento o silenzioso e ne è vietato l’uso all’interno degli spogliatoi.
- è severamente vietato fumare nei locali e nelle immediate vicinanze della palestra, luogo di allenamento ed eventuale campo di gioco (anche in trasferta).
Regole durante gli allenamenti:
- attendete il proprio turno di allenamento in silenzio, mantenendo un comportamento corretto, e rispettate chi sta facendo allenamento prima di voi;
- quando l’allenatore chiama gli atleti per l’inizio dell’allenamento, questi debbono arrivare in pochi secondi;
- durante le spiegazioni, ascoltare con la massima attenzione, non parlare con i compagni e mantenere fermi i palloni senza palleggiare;
- bere e sedersi, è consentito, solo con il permesso dell’allenatore. Non è concesso allontanarsi dal campo di allenamento per alcun motivo. Le pause verranno concesse solo dall’allenatore. Durante le pause non si potrà andare negli spogliatoi fatto salvo specifiche esigenze e solo dietro un esplicito permesso dell’allenatore o del Dirigente;
- è opportuno che, anche per evitare dannose perdite di tempo e conseguente attenzione, ciascun atleta disponga di un proprio contenitore di bevande da utilizzare nei momenti di break durante gli allenamenti. Tutti i contenitori personali andranno tenuti nelle vicinanze delle panchine;
- durante l’allenamento o nelle pause non parlate ad amici o parenti che assistono;
- al termine dell’allenamento, riponete immediatamente tutti i palloni nei contenitori e sistemate il materiale utilizzato;
• lasciate velocemente il campo per favorire l’inizio dell’allenamento del gruppo successivo; - nel caso di sovrapposizioni di gruppi nella palestra, il gruppo a bordo campo, che svolgerà attività di attivazione o di scarico o comunque in autonomia non dovrà in alcun modo essere di disturbo ai gruppi che occupano la palestra, sia che appartengano alla PRP che ad altre Società;
- non lasciate oggetti di valore all’interno degli spogliatoi. La Società non risponderà per eventuali sottrazioni o smarrimenti;
- nello spogliatoio tenete un comportamento corretto, nel pieno rispetto delle buone regole di educazione sia in casa che in trasferta.
Regole durante le gare:
- i giocatori convocati devono trovarsi all’impianto sportivo dove si giocherà la gara all’ora stabilito dall’allenatore/istruttore e/o dal dirigente.
- il giocatore convocato dovrà presentarsi ad ogni gara con: divise da gioco complete (principale e secondaria), eventuale sopra-maglia ed il proprio documento d’identificazione (carta di identità o passaporto) pena la non partecipazione alla gara.
- la divisa da gioco dovrà essere indossata nel modo più appropriato pena la non partecipazione alla gara.
- durante il riscaldamento, all’uscita degli spogliatoi dopo l’intervallo ed in panchina è obbligatorio indossare l’eventuale sopra-maglia della Società.
- durante il riscaldamento è vietato indossare lettori mp3 o auricolari in genere ed allontanarsi dal campo per salutare parenti o amici.
- non sono ammesse assenze o ritardi ingiustificati alle gare: l’allenatore dovrà essere avvisato il giorno dell’ultimo allenamento antecedente la gara prima che esso abbia comunicato le convocazioni.
- l’allenatore e/o il dirigente di riferimento organizzano la trasferta e comunicano il programma del viaggio con gli orari da rispettare. Eccezioni o variazioni, anche se relative al viaggio di ritorno, dovranno essere concordate.
Art. 8 - I GENITORI
Nell’ambito sportivo giovanile, i Genitori svolgono un ruolo fondamentale nell’educare e nello stimolare i loro figli verso una sana pratica sportiva sia essa ludica, pre-agonistica od agonistica.
Essere genitori di un bambino/ragazzo che pratica uno Sport a qualsiasi livello è impegnativo perché bisogna capire cosa è lo Sport, cosa può insegnare, cosa ci regala e quali sacrifici pretende.
Se vogliamo prepararli alla vita da adulto dobbiamo pretendere che imparino ad impegnarsi ed applicarsi per il miglioramento delle proprie capacità e caratteristiche fisiche e tecniche rispettando le regole, non eludendo i doveri che spettano loro e pagando, eventualmente il prezzo delle eventuali mancanze con una sempre giusta ma doverosa fermezza.
L’esperienza ci consiglia quindi di indicare ed invitare i Genitori ad assumere alcuni fondamentali atteggiamenti, e quelli da evitare nell’interesse dei giovani atleti, delle loro stesse famiglie e della Nostra Società.
Pertanto i genitori, nella condivisione degli obiettivi che la PRP si prefigge attraverso l’adozione del presente Codice Etico, in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento, di un’autentica cultura dello sport e dei suoi valori etici, si impegnano a:
- non esercitare pressioni psicologiche eccessive sugli atleti per il perseguimento dei soli risultati sportivi;
- accettare e rispettare le decisioni dello staff tecnico evitando qualunque forma di interferenza nelle loro scelte;
- insegnare ai ragazzi ad avere impegno, costanza, senso di responsabilità e rispetto delle regole e delle persone: lo sport è un diritto e anche un dovere;
- contribuire a creare le condizioni affinché i propri figli provino piacere ed interesse per lo sport;
- saper essere presenti senza dare soluzioni pronte, o chiedergli troppo o troppo poco, o fargli credere di essere “più forte” di quello che è;
- ricordare sempre che tutti hanno potenzialità, limiti, obiettivi, desideri, bisogni, motivazioni e incertezze che li possono portare ad errori ed insuccessi;
- essere obiettivi ed usare messaggi chiari apprezzandoli per ciò che sanno fare esercitando, insieme una serena analisi critica. Infondere sempre ai propri figli serenità, sia per quanto riguarda il loro rendimento che quello degli altri;
- condannare un cattivo comportamento ed un linguaggio non idoneo e favorire l’importanza del fair-play e della solidarietà nello sport;
- lasciare che il proprio figlio si viva il Gruppo, ricordando che la gara e l’allenamento iniziano nello spogliatoio, continuano in campo e finiscono con la doccia;
- non inveire verso gli atleti che sbagliano, incoraggiarli invece e sostenerli, specialmente se fanno errori;
- assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti che possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli e che tuteli l’immagine della Società;
- divertirsi e applaudire, più forte che si può, assumendo, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti coerenti con i principi del presente Codice Etico affinché essi possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli;
- rispettare gli impegni, gli orari e le regole propri della PRP,
- riconoscere sempre che i figli giocano per il loro divertimento, non ossessionandoli per il conseguimento di risultati ad ogni costo.
Per ogni problema che dovesse sorgere nell’ambito dell’attività sportiva (gare, allenamenti ecc.), o se notate che alcuni atteggiamenti del vostro ragazzo siano da segnalare, rivolgetevi personalmente al Dirigente, all’Allenatore o al Responsabile dell’Area Tecnica per la valutazione del problema evidenziato.
Questo contribuirà a fare in modo che eventuali vostri dubbi siano costruttivi per il bene di vostro figlio e dei suoi compagni.
La quota annuale di iscrizione non dà garanzia che il proprio figlio giocherà le gare. Pertanto, le scelte tecniche degli allenatori/istruttori non possono essere oggetto di discussione da parte dei genitori, purché avvenute in regime delle disposizioni previste dal presente Codice Etico.
Particolare importanza è data al rendimento scolastico degli atleti: si richiede ai genitori la massima collaborazione con la società per eventuali provvedimenti da prendere in ambito sportivo per migliorare i risultati scolastici e viceversa.
Suggeriamo di NON partecipare alle sedute d’allenamento per evitare di indurre soggezione nell’atleta. Nel caso si volesse assistere, è obbligo il rispetto delle seguenti
Regole durante gli allenamenti:
- assistere in silenzio senza intervenire in alcun caso;
- non è consentito parlare con i ragazzi né fare riprese audio-video;
- non interferire con gli allenamenti silenziando i dispositivi mobili;
- non disturbare il lavoro degli allenatori durante lo svolgimento dell’allenamento, salvo in casi di assoluta necessità.
Regole in riferimento alle gare:
- l’orario di ritrovo per le gare casalinghe e per quelle fuori casa, comunicato dall’allenatore e/o dal dirigente accompagnatore agli atleti e comunque comunicate via mail o whatsapp, deve essere rispettato;
- è vietato rivolgersi agli arbitri, agli avversari o al pubblico avversario in maniera irriguardosa, irrispettosa o maleducata. Tali atteggiamenti sono assolutamente nocivi al processo formativo dei ragazzi e oltretutto, vengono sanzionati dalla Federazione con multe a carico della Società.
- Durante, ed al termine, delle gare è assolutamente vietato entrare in campo ed avvicinarsi agli arbitri e al tavolo dei punti.
- Al termine delle gare, NON DIMENTICATE MAI di, riservare un applauso alla squadra avversaria, qualunque sia stato il risultato finale.
Art. 9 – SOSTENITORI DELLA SQUADRA
I genitori non fanno parte del “gruppo”, ma sono i primi “sostenitori” indispensabili assieme ai loro parenti e amici che possono presiedere agli allenamenti o alle gare.
I sostenitori della squadra, nella condivisione degli obiettivi che la PRP si prefigge attraverso l’applicazione del presente Codice Etico, consapevoli delle loro responsabilità al fine di contribuire allo svolgimento delle manifestazioni sportive nel più assoluto rispetto dei valori etici insiti nelle stesse, si impegnano a:
- adottare ogni iniziativa ritenuta utile al fine di evitare la politicizzazione dei loro gruppi;
- evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;
- evitare comportamenti che possano essere lesivi dell’incolumità fisica altrui e/o determinare situazioni di pericolo, anche solo potenziale, per il sereno svolgimento delle manifestazioni sportive;
- favorire la diffusione di comportamenti coscienti tesi a manifestare apprezzamento per le vittorie degli avversari nel rispetto di tutti gli atleti e delle loro squadre;
- favorire la diffusione di comportamenti tesi ad accettare gli errori arbitrali nella certezza della buona fede e obiettività dei direttori di gara;
- evitare comportamenti discriminatori in relazione alla razza, origine etnica o territoriale, sesso o orientamenti sessuali, età, condizione psico-fisica sensoriale, religione, opinioni politiche.
Art. 10 – NORME OPERATIVE PER I DIRIGENTI DELLE SQUADRE
Compiti, diritti e doveri dei dirigenti accompagnatori (Estratto dal Regolamento Esecutivo FIP):
[1] Il dirigente accompagnatore di squadra, di cui agli artt. 47 R.E. e seguenti, svolge le sottoelencate funzioni:
- rappresenta a tutti gli effetti, anche per quanto concerne questioni amministrative e disciplinari relative alle gare nelle quali esercita le sue mansioni, di fronte agli arbitri, ufficiali di campo ed alla società avversaria, la squadra da lui accompagnata;
- risponde, a tutti gli effetti, della disciplina e del comportamento degli atleti e dell'allenatore della squadra;
- firma e presenta ogni eventuale reclamo, proposto prima dell'inizio della gara, in sostituzione del presidente della società;
- firma e/o presenta qualsiasi altra dichiarazione, istanza, reclamo o ricorso previsto dai regolamenti federali;
- esercita le funzioni di dirigente addetto agli arbitri, quando designato dalla sua società per lo svolgimento di tale mansione o quando previsto dai regolamenti federali.
[2] Il dirigente accompagnatore inoltre:
- deve presentarsi agli arbitri ed ufficiali di campo prima dell'inizio della gara, esibendo la tessera, farsi registrare a referto e far registrare a referto i tesserati che intendono prendere parte alla gara, con le modalità previste dalle Disposizioni Organizzative Annuali;
- prima della gara e durante l'intervallo tra il primo ed il secondo tempo può entrare sul campo di gioco per conferire con i propri giocatori;
- durante lo svolgimento della gara deve restare al tavolo degli ufficiali di campo senza disturbare l'operato degli stessi e degli arbitri;
- durante l'intervallo ed alla fine della gara può conferire in forma corretta con gli arbitri e gli ufficiali di campo;
- riscuote, se previsto, i rimborsi dovuti dalla squadra ospitante, rilasciandone quietanza liberatoria.
[3] In assenza del dirigente accompagnatore, i suoi compiti e mansioni sono svolti dall'allenatore o, in mancanza, dal capitano della squadra.
[4] E' consentito iscrivere a referto un secondo dirigente tesserato che avrà il compito di coadiuvare l'attività del dirigente accompagnatore.
Per la PRP il Dirigente Accompagnatore riveste un ruolo essenziale e pertanto è ulteriormente richiesto che:
- sia una figura scelta dalla Società come sua rappresentanza di immagine, etica e valori che si impegna a far rispettare le regole sportive e comportamentali e a fungere da punto di coordinamento tra allenatore, squadra e Famiglie;
- si occupi degli aspetti logistici ed organizzativi della squadra;
- organizzi le gare casalinghe garantendo e verificando che sia tutto in ordine dal punto di vista strutturale (palestra, spogliatoi, ecc…) e logistico (documenti degli atleti, lista r, tavolo, segnapunti, cronometristi, ecc…);
- organizzi la trasferta comunicando alle famiglie e agli atleti i punti di ritrovo, la gestione ed il trasporto;
- conosca le dinamiche della squadra e affronti e risolva, in collaborazione con l’allenatore e la Società, le eventuali problematiche;
- si occupi della comunicazione relativa agli impegni sportivi verso le famiglie di cui è il punto di riferimento imparziale e costruttivo;
- si rapporti e coordini periodicamente con il Responsabile di Area Tecnica al quale riporta, in caso di necessità, eventuali malumori o problematiche della squadra e delle Famiglie;
- si rapporti e coordini periodicamente con il Responsabile di Area Gestionale ed Organizzativa per la condivisione e il supporto di iniziative Societarie.
Art. 11 - LA SALUTE
Per svolgere attività agonistica di qualunque ente o federazione affiliate al CONI è necessaria la visita agonistica eseguita da un medico sportivo.
La Società non permetterà in alcun modo ad atleti non provvisti di tale idoneità, né di giocare né di allenarsi.
Tutte le attività degli atleti, svolte per la PRP, saranno coperte da polizza assicurativa basica delle varie federazioni o enti. Chiunque può accedere a polizze integrative personalizzate.
Il genitore dell’atleta si assume tutte le responsabilità per gli eventuali rischi derivanti dalla pratica sportiva della pallacanestro. Solleva la PRP e gli allenatori da ogni responsabilità per gli eventuali infortuni che possano derivare dall’attività della pallacanestro, rinuncia a qualsiasi azione futura volta ad ottenere il risarcimento degli eventuali danni nonché al relativo diritto, fermi restando i diritti e i risarcimenti derivanti dalle coperture.
In caso di infortunio in occasioni di allenamenti e/o gare, è necessario contattare la Segreteria della PRP per avviare le pratiche assicurative del caso.
Art. 12 - LA COMUNICAZIONE
La comunicazione riguardante informazioni relative ai gruppi di attività per Allenamenti ed attività agonistica avverrà esclusivamente attraverso i gruppi di comunicazione Whatsapp appositamente aperti.
Tali gruppi dovranno, quindi, essere utilizzati solo ed esclusivamente per comunicazioni di carattere Organizzativo - Informativo da parte della Società, degli Allenatori e degli Atleti.
Qualsiasi altra corrispondenza di carattere personale o di commento attraverso tali gruppi, dovrà essere evitata.
Si ribadisce che eventuali atti di bullismo o commenti inadeguati alla normale, civile convivenza e rispetto verso gli altri, espressi anche attraverso i social networks, e di cui la Società verrà a conoscenza, saranno pesantemente sanzionati.
Art. 13 – PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Eventuali violazioni delle presenti Norme, da parte di chiunque, saranno valutate dal Comitato dei Garanti della PRP che avrà il compito di analizzarle ascoltando tutte le versioni disponibili da tutte le parti in causa. Nel caso di accertamento delle violazioni, il Comitato dei Garanti della PRP deciderà l'azione disciplinare da intraprendere (*).
Le azioni disciplinari possibili sono le seguenti:
- richiamo verbale non ufficiale, nei casi di mancanze di minore entità (*);
- richiamo ufficiale verbale o scritto, nei casi di ripetute trasgressioni non gravi;
- sospensione temporanea dall’attività per un periodo di tempo proporzionato alla violazione;
- espulsione dalla Società, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o comportamenti incompatibili con i valori ed i principi del Codice Etico.
Ogni tipo di decisione adottata verrà comunicata al diretto interessato o, in caso di minorenni, ai maggiorenni responsabili.
Eventuali provvedimenti di sospensione dalle attività societarie non potranno comportare la riduzione proporzionale della quota associativa.
(*) a questa sanzione possono fare ricorso direttamente, senza ricorrere all'intervento del Consiglio Direttivo, anche gli Allenatori, in accordo con i Dirigenti, in virtù del ruolo che a loro viene riconosciuto di educatori e di esempio per i più giovani.
Art. 14 - IL COMITATO DEI GARANTI
La PRP nella veste del Consiglio Direttivo avrà funzione e mandato di Comitato dei Garanti del Codice Etico con il compito di:
- vigilare sul rispetto delle norme in esso previste;
- pronunciarsi sulle violazioni ed adottare gli eventuali provvedimenti sanzionatori (vedi art.13);
- esprimere pareri in merito a scelte di politica societaria e conseguenti procedure al fine di garantirne la coerenza con le disposizioni del Codice Etico;
- procedere alla periodica revisione del Codice Etico.
La visione ed accettazione da parte degli atleti e dei genitori/tutori di atleti minorenni, verrà considerata valida all’atto dell’accettazione dell’apposita spunta durante l’iscrizione on line alla stagione sportiva in corso, proposta della PRP.